Pietre burattate, l’ametista

Pietre burattate, l'ametista

Le pietre burattate sono rocce, cristalli e minerali che  vengono lavorati fino ad ottenere una pietra lucida e levigata, le pietre burattate presentano infatti una superficie liscia e colori vivaci .

Cosa significa burattate?

Le pietre e i cristalli grezzi vengono messi all’interno di un contenitore chiamato buratto che ha l’azione di un setaccio. All’interno del buratto viene depositato del liquido lubrificante, della sabbia o altre polveri abrasive, scelte in base alla durezza stessa della pietra che deve essere lavorata e alla fase di lavorazione.Il movimento roteante del buratto dona lucidità alle pietre. Una burattatura accurata richiede un tempo di lavorazione continuativa di circa 30 giorni e permette di avere una pietra con una superficie levigata e lucidata alla perfezione.
La maggior parte delle  pietre burattate, quelle classificate come “extra”, presentano una finitura superficiale di alto livello qualitativo, priva o quasi, di imperfezioni o cavità non lucidate, ed una forma tondeggiante priva di spigoli vivi. 
Chiaramente si tratta sempre di pietre naturali per cui alcune zonature e disomogeneità di colore possono sempre essere presenti.

pietre burattate

A cosa servono le pietre burattate?

Le pietre che comunemente vediamo incastonate nei gioielli sono perlopiù semi-lavorate o lavorate, mentre quelle grezze hanno  un’energia più profonda, essendo state lasciate così come estratte. 
I cristalli e le pietre infatti rappresentano la nostra origine, i primi elementi formatisi sulla Terra: sono intrisi di grande energia, dell’energia primordiale della Terra, e sono in grado di trasmetterla e rilasciarla laddove entrano in contatto. I cristalli, come tutto ciò che esiste, emettono una radiazione magnetica, che seppure di intensità minima, è comunque efficace e in grado di “comunicare” con la nostra aura, influenzando il nostro umore e le nostre condizioni. Grazie alla loro forma levigata le pietre burattate vengono  usate anche nella Cristalloterapia per lavorare su un singolo Chakra o per meditazione.
Queste piccole ma potenti pietre sono adatte anche per decorare gli ambienti, portando energie positive in ogni stanza!

L’energia delle pietre burattate

Grazie alle forti proprietà energetiche, le pietre burattate sono  in grado di modificare le energie degli ambienti circostanti e delle persone che ne entrano in contatto.
Ogni pietra possiede caratteristiche diverse e specifiche e può trasmettere energia e  informazioni diverse che possono essere utili per differenti malesseri di tipo psicofisico. Ecco perciò che possiamo scegliere una pietra in base allo scopo che ci prefiggiamo, sia esso la riconquista di uno stato di serenità, il raggiungimento dell’armonia nei rapporti con il nostro prossimo, la sconfitta di ansia e depressione.

Ametista burattata

L ’ametista appartiene alla famiglia dei quarzi macrocristallini (formati da grandi cristalli), insieme al citrino, al quarzo rosa e all’occhio di tigre. Il suo colore va dalle tonalità rosa pastello fino al porpora scuro e viene prodotto da elementi di ferro.

ametista burattata

A cosa serve l’ametista burattata

L’ ametista è una delle pietre più amate e ricercate in tutto il mondo spirituale. E’ un cristallo che agisce soprattutto a livello mentale e spirituale, e questo la rende anche la pietra più utilizzata per la meditazione. È in grado di aiutare l’equilibrio tra mente e spirito e favorisce lo sviluppo della consapevolezza di sé. L’ametista burattata è un importante aiuto per imparare a vedere gli eventi dalla giusta prospettiva eliminando la tendenza ad ingigantire o sminuire, tiene inoltre lontani i pensieri negativi ed aiuta a difendersi dal giudizio altrui. Come tutte le pietre di questo colore, l’ametista burattata stimola la creatività, tiene lontani i sensi di colpa, regala una mente lucida ed aiuta a visualizzare le soluzioni, eliminando le apparenze, ripulendo il proprio campo energetico

Come utilizzare l’ametista burattata

Quando una pietra entra in contatto con la sfera di energia di una persona si crea un legame in cui l’una influenza l’altra. Se si attraversa un periodo difficile e negativo, la pietra è in grado di assorbire l’energia che la persona emana donando a sua volta la sua energia stabilizzante.
L’ametista burattata può essere usata in tante occasioni, come per esempio durante un trattamento di cristalloterapia o per meditare.

ametista burattata

Dove posizionare l’ametista burattata

L’ametista buratta può essere tenuta in casa, in tasca, in borsa o sotto il cuscino

Sotto il cuscino

Posizionare una pietra burattata di ametista sotto il cuscino è utile  per evitare l’insonnia, scacciare gli incubi e le energie negative. L’ametista buratta ha anche il potere di interpretare meglio i sogni, inoltre permette di riposare in veri sonni ristoratori.

L’ametista burattata aiuta la mente a fluire libera e vi farà ritrovare la libertà di pensiero che si perde una volta svegli. 

In casa

Le pietre burattate possono anche essere posizionate in un punto della casa. L’ametista in casa mantiene le giuste energie e aiuta a mantenere sempre i problemi sotto controllo, impedendo loro di sopraffarci. La sua influenza favorisce l’equilibrio e l’armonia tra tutte le energie presenti in casa, specialmente se si convive o si ha una famiglia numerosa

Posizionare l’ ametista burattata nella zona sud della casa ti  porterà idee, calore e una maggior unione famigliare. A nord-est invece, ti aiuterà a bilanciare la tua vita.

In tasca

L’ametista è la pietra della spiritualità e dell’illuminazione, aiuta a mantenere il nervosismo ed i problemi sotto controllo, permettendo così di evitare inutili discussioni. 

Tenere vicina l’ametista burattata permette di affrontare i problemi sotto la giusta prospettiva, aiuta a vedere tutto in una dimensione nuova. I problemi insormontabili riprendono le giuste dimensioni e gli eventi non renderanno più schiava la persona, ma saranno alleati per raggiungere gli obiettivi.

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Come pulire, purificare e ricaricare l’ametista burattata

Pulire, purificare e ricaricare l’ametista è consigliato quando acquistiamo una nuova pietra o quando avvertiamo forte disagio a suo contatto; non sappiamo quali energie ha immagazzinato o chi l’ha toccata, pertanto limitiamo il più possibile l’interazione, fino a quando non l’avremo purificata.

In breve la pulizia dei cristalli comprende 3 fasi:

  • la scarica che consente di eliminare l’elettricità elettrostatica accumulata nella pietra;
  • la purificazione che consente di cancellare le informazioni che hanno saturato la pietra nel corso del tempo;
  • la ricarica che consente alla pietra di riacquistare tutte le sue energie e potenzialità
ametista burattata

La scarica

Per quanto riguarda la scarica o pulizia dell’energia elettrostatica il metodo più classico consiste semplicemente nel tenere la pietra sotto un getto di acqua corrente per qualche minuto.

La purificazione

I minerali giacciono quasi sempre nelle profondità della terra e devono quindi essere estratti, spesso con metodi brutali come dinamite o piccozza, vivono quasi sempre al buio e pertanto, quando vengono alla luce, è per essi un forte shock.Il minerale viene poi lavorato e venduto passando di mano in mano, e per questo è preferibile purificarlo sempre quando lo prendiamo, affinché possa lavorare con noi e con la nostra energia e le nostre intenzioni.
Il metodo più comune per purificare una pietra è con del sale sale a secco (fino o grosso) Si mette la pietra in un recipiente di vetro o ceramica in un letto di sale  e lo si lascia lì per 1,3,7, o 9 giorni. Alcuni esempi: nel caso di una pietra che sia stata utilizzata da una persona affetta da una semplice influenza, un giorno è sufficiente. Nel caso invece di una persona che la abbia usata per una malattia grave, o nel caso in cui la pietra sia stata in un ambiente dove ci sono state energie “negative” (per esempio un grosso litigio), 9 giorni sono consigliati. Alcune pietre tuttavia possono rovinarsi a contatto con il sale, per cui può essere prudente mettere la pietra in un sacchetto per evitare il contatto diretto.

La ricarica

Dopo che si è proceduto a purificare la propria pietra  è necessario far riacquistare ad essa tutta la sua energia. Pertanto, secondo la tradizione, è necessario ”ricaricarla”.
Le pietre si possono ricaricare lasciandole esposte al sole, meglio all’alba o al tramonto, o alla luce lunare, appoggiate da qualche parte su una superficie all’aria aperta. 
Alla luce del sole si ricaricano le pietre dal colore giallo, arancione, rosso, bianco o trasparenti. Le si lascia esposte nelle prime ore del giorno o nel tardo pomeriggio, avendo cura di evitare le ore centrali della giornata. Per i cristalli dal colore viola, come nel caso dell’ametista burattata, e rosa che risultano trasparenti è meglio evitare il contatto diretto con la luce perchè potrebbero scolorirsi.
Per i cristalli di colore blu, viola (non trasparente) e verde si utilizza invece l’esposizione alla luce lunare, meglio se quella di luna piena, e li si lascia tutta la notte.

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